venerdì 16 dicembre 2011

17 dicembre corteo!




17 dicembre corteo: diritti e dignità per tutti, fermiamo fascisti e razzisti.

Invitiamo la Milano che ama la libertà e che non tollera il razzismo e il fascismo al l'appuntamento di domani alle 14.30 in Piazzale Loreto per il corteo nella giornata mondiale per i diritti dei migranti. Sarà l'occasione di stringersi attorno alla comunità senegalese di Milano e mandare un messaggio a quella di Firenze, nonchè di ribadire con una presenza in piazza numerosa, che non siamo piu' disposti a tollerare nazifascisti di ogni sorta, nè lo sfruttamento basato sulla disccriminazione.

Diffondiamo l'appuntamento
Guarda i link:




mercoledì 14 dicembre 2011

oggi presidio in prefettura, corso Monforte: Solidali con le comunità migranti: fermare il razzismo, fermare i razzisti.


Solidali con le comunità migranti: fermare il razzismo, fermare i razzisti.
mercoledi 15 dicembre ore 18.00
presidio in prefettura, corso Monforte

Oggi a Firenze si è verificata l’ennesima aggressione razzista da parte di un appartenente al gruppo neofascista CasaPound che ha ucciso, sparando, 2 migranti senegalesi. Tutto questo a pochi giorni dal corteo finito con il rogo di un campo rom a Torino da parte di razzisti lasciati agire incontrastati dalle forze dell’ordine.
Episodi come questi, sono l’esempio di come in tempi di crisi sia facile fomentare l’intolleranza e l’odio della guerra tra poveri, alimentati per troppi anni dal governo razzista di Pdl e Lega Nord che supportano senza nasconderlo i gruppi di estrema destra neofascisti come Casa Pound che si è resa protagonista di numerose aggressioni, non ultima quella di oggi a Firenze.
Episodi come questi rendono evidente la necessità di chiudere tutte le sedi dei gruppi neofascisti e non lasciare nessuno spazio alle logiche xenofobe e intolleranti. Nel 21° secolo si muore ancora di razzismo, e questo è inaccettabile. E’ necessaria una svolta  e un cambio di rotta netto sulle politiche di un paese
che è sempre più meticcio: non possiamo continuare a negare a migliaia di bambini che nascono nel nostro paese i più elementari diritti civili, né è possibile andare
avanti colla farsa del decreto flussi, con i centri di espulsione e identificazione.

Servono piu' diritti e piu' libertà per le persone costrette alla clandestinità e all'esclusione dalla maggior part dei diritti civili e sociali.

Per questo domani a Milano e in tante altre piazze d'Italia ci saranno manifestazioni in solidarietà alla comunità senegalese di Firenze e contro il razzismo. Come dopo l'omicidio di Abba, è necessario avere il coraggio di alzare la testa e combattere razzismo e razzisti, perchè non accada mai più, ed è necessario che ci sia una grande mobilitazione della città per fermare l'odio: quello fatto dalle leggi discriminatorie, cosi' come quello fatto dalle sedi ed organizzazioni neofasciste.

Invitamo tutte e tutti a partecipare al presidio in prefettura, in corso Monforte alle ore 18.00 e alla manifestazione che ci sarà sabato 17 dicembre alle 14.30 in piazzale Loreto a Milano per i diritti dei migranti e contro le leggi razziste sull'immigrazione, frutto di 20 anni di governo Berlusconi, che in Italia obbligano migliaia di persone alla clandestinità o all'esclusione dalla maggior parte dei diritti civili e sociali.


https://www.facebook.com/#!/events/215683745176280/

Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo, Associazione Sunugal, Centro Sociale Cantiere, Eterotopia, Spazio Micene, Quarto Posto, Coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e Provincia, Comitato Abitanti San Siro, Comitato Occupanti  Primaticcio , Comitato Abusivi Niguarda, Asia, USB Lombardia, Rete di solidarietà con la Palestina - Milano, Rete Ebrei contro l'occupazione della Palestina, Memoria antifascista, Sinistra Critica Milano, Laboratorio Lapsus

Pap Khouma, Mohammed Ba, Paolo Oddi, Adiaratou, Assanatou e la famiglia Guibre, Moni Ovadia, Wu Ming
, Rosa Piro

domenica 11 settembre 2011

One World One People. Abba vive! Le lotte e i diritti non hanno confini

IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE | AUDIO VIDEO E CONTRIBUTI |

SETTEMBRE-OTTOBRE 2008 | LE EDIZIONI PASSATE


Sono passati ormai tre anni da quel maledetto 14 settembre 2008, quando nella nostra città, a Milano, un ragazzo di 19 anni fu inseguito e ucciso a sprangate accusato di aver rubato un pacchetto di biscotti. "Abba" Abdoul Guibre era originario del Burkina Faso: uno dei moltissimi giovani che compongono quella soggettività nuova e meticcia  che scorre nelle vene della nostra metropoli e ne costituisce la ricchezza più grande. La verità fu subito chiara agli occhi di tutti: Abba è stato  ammazzato vigliaccamente, per il colore della sua pelle.
E' passato molto tempo, eppure il ricordo di ciò che successe quella notte è ancora fresco nella memoria delle persone di ogni età e di ogni paese che, mosse dall'indignazione, a migliaia scesero in piazza nelle vie della città gridando la vergogna di un'ennesimo episodio di violenza razzista, mostro prodotto dalle politiche securitarie di paura e discriminazioni. Non dimenticare Abba, a tre anni di distanza, rimane necessario perchè non accada ancora, ma soprattutto per costruire un futuro migliore, dal basso.
 
Sono anni che in Italia ci troviamo di fronte all'escalation autoritaria e liberticida di un governo razzista che in tempi di crisi agita la retorica populista e xenofoba, inventando nemici comuni su cui scaricare la mancanza di diritti e la mancanza di risorse. Alimentano il rancore e il risentimento contro ogni differenza come strumento di controllo sociale su tutti coloro che sono schiacciati della crisi economica, ogni giorno di più. Ci chiedono di fare sacrifici e tirare la cinghia, mentre alle nostre spalle si spartiscono ricchezze e privilegi, mangiandosi ogni briciola di quello che ci spetta in nome dei loro interessi. Sotto la morsa della crisi e sotto la bandiera della falsa sicurezza viene fomentata una guerra fratricida tra poveri, per nascondere la volontà di non offrire alcun tipo di risposta sociale. 

Mentre provano a farci accettare la menzogna di questo ciarpame nostalgico di odio e intolleranza come unica risposta possibile alla crisi, in molti paesi milioni di persone hanno conquistato le piazze e le strade, indignate e ribelli, dimostrando che un'alternativa possibile c'è ed è quella di ribellarsi, di non cadere nella barbarie dello scontro. Da una sponda all'altra del Mediterraneo, da Londra a Tunisi, da Atene a El Cairo e Madrid le proteste moltitudinarie e determinate stanno mettendo in crisi i governi e persino scalzando dittatori e faraoni con un messaggio chiaro e forte: un altro futuro è possibile e va costruito dal basso attraverso le lotte e soprattutto la solidarietà.

more info: abbavive@gmail.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


  >> Il calendario delle iniziative <<

 
14 Settembre - Non dimenticare Abba! Appuntamento in via Zuretti ore 19.00 (leggi l'articolo)

23 Settembre - Translation slam, gara di traduzione poetica multilingue contro il razzismo e la xenofobia (leggi l'articolo)   
25 Settembre - Abba Cup //4° edizione  & concerto con... ai campi sportivi del lido in piazzale lotto dalle 09.00 alle 21.00  (leggi l'articolo)

  27/28 Settembre - Tavola rotonda a Mediazione a Sesto San Giovanni "Rompere i confini d'Europa... Meticci, migranti, nomadi, cittadini del mondo" e Assemblea al CS Cantiere "Rivolta Globale della generazione meticcia contro l'austerity e la guerra tra poveri". (leggi l'articolo)
  29 Settembre - Inaugurazione della scuola d'Italiano "Liber@ tutti" al Cantiere (leggi l'articolo)
  7/8 Ottobre "Amore per le rime, odio per la xenofobia" // 4° edition Benefit - Due giorni di musica hiphop e rap militante per non dimenticare Abba (leggi l'articolo)



>> Audio, video e contributi <<

"Vorrei raccontare nelle scuole che cos´è il razzismo, ma non trovo ancora il coraggio per farlo", Assane, padre di Abba
Contro la barbarie del razzismo,oltre l’ipocrisia dei moderati.  Riflessione di Rosa Monte, del centro sociale Cantiere.
Libro sulle mobilitazioni seguite all'omicidio di Abba a cura del Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo (con testi di Adiaratou Guibre, e gli amici di Abba... ATTENDERE DEL TEMPO per far scaricare il file)
Raccolta di video e canzoni dedicate ad Abba a cura di No Mama Project.
            Ascolta le canzoni contenute nei due cd "Siamo tutti Abba" autoprodotti e registrati durante i due eventi benefit "Amore per le rime, odio per la xenofobia" 1° e 2° edizione
Guarda il video dell'incontro tra Gad Lerner e gli amici di Abba alla Libreria Feltrinelli, nel dicembre del 2008
Guarda l'intervento di un amico di Abba ad Anno Zero nell'ottobre del 2008.

Leggi il testo dekl settembre 2008 di Helena Janeczek "Variazioni su un omicidio" da Nazione Indiana
Leggi "Lettera aperta al sindaco Letizia Moratti di un padre preoccupato. E un pesante interrogativo su istituzioni e razzismo" da PeaceReporter, 15/09/2008


>> Settembre/Ottobre 2008 <<

Abdoul, 19 anni ragazzo: il razzismo uccide, è questa la vostra sicurezza?


Lunedì 15 settembre 2008 - Centinaia di persone si riversano nelle strade di Cernusco con una fiaccolata. Il messaggio è chiaro: “Il razzismo uccide! E’ questa la vostra sicurezza?”. Ragazze e ragazzi prendono la testa del corteo con cori rumorosi e applausi: c’è la voglia e il bisogno di farsi sentire, di urlare la rabbia per una tragedia e per un contesto politico che ne è la causa.
Mercoledì 17 settembre 2008 - Nasce il “Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo”. La prima iniziativa è la realizzazione di un murales proprio nel campetto da basket sotto casa di Abdoul, scrivendo: “Abba vive. Razzismo stop”.
Giovedì 18 settembre 2008 - Migliaia di studenti in scendono in piazza gridando “Il colore non importa” e “Siamo tutti Abba”. Giunti in via Zuretti, il bar degli assassini viene sanzionato; in via Zuretti il lungo silenzio viene coraggiosamente rotto dalla denuncia della sorella di Abba: “E’ impossibile che nessuno abbia visto niente! Dobbiamo lavorare molto insieme perché l’Italia è troppo indietro coi tempi!”.
 Sabato 20 settembre 2008  Il corteo per Abba e contro il razzismo è diventato una manif sauvage. Un corteo meticcio che si è ripreso la città  Un oceano di persone invade il centro di Milano: dalla periferia fino al centro della metropoli, traccia nuove pratiche di cittadinanza attiva, declinando una tragedia individuale in una esperienza collettiva di solidarietà e mobilitazione. Arrivare in piazza Duomo non è abbastanza: la testa del corteo è all’angolo con via Manzoni, sfonda il cordone di polizia e, mosso da rabbia, da affetto e da una forza istintiva, corre corre corre verso via Zuretti, inarrestabile. La manif sauvage si burla della polizia che tenta di bloccarla: “Siamo avanti, dietro, dappertutto”. Il messaggio arriva chiaro: ora basta! Via Zuretti è raggiunta e in pochi istanti già ha cambiato nome: sulla targhetta si legge “Via Abba”. Non c’è spazio per i razzisti, non c’è spazio per un clima di intolleranza
altGuarda la fotogallery del corteo a cura di Metrixvideocrew

altRassegna Stampa sul corteo:
Fiori per Abdoul, tensioni con la polizia di Armando Stella sul Corriere della Sera
Immigrati primo corteo, scontri con la polizia di Gianni Santucci sul Corriere della Sera
Gli dicevo: da Repubblica
- Il 23 Settembre il funerale a Cernusco sul Naviglio è un grande e partecipato momento di raccoglimento.
- Il 26 di settembre alla Casa della Cultura una maratona di letture e canzoni contro il razzismo ricorda Abba.
- Venerdì 3 e sabato 4 ottobre 2008 si svolse al Cantiere "Amore per le rime, odio per la xenofobia" // 1° edizione -  un weekend di musica hiphop dedicato ad Abba! >> guarda il programma
 Ascolta il cd hiphop prodotto dopo il concerto dedicato ad Abba del 3 e 4 ottobre 2008 su NoMama Project

 

>> L'omicidio <<

Nella notte tra il 14 e il 15 settembre 2008 Abba viene ucciso a sprangate da due baristi che lo accuseranno poi di avere rubato un pacchetto di biscotti. Mentre i baristi lo massacrano a bastonate gli gridano sporco negro:
Guarda il video dell'omicidio

altLeggi la rassegna Stampa


>> Le edizioni passate <<

>> SETTEMBRE | OTTOBRE 2009 <<

Dal 13 settembre al 17 ottobre decine di associazioni e centri sociali, scuole di italiano per migranti e collettivi studenteschi, scrittori africani e artisti di strada, giovani e non solo hanno realizzato un mese di iniziative per non dimenticare Abba: sul blog del comitato l'elenco delle iniziative | e di chi ha collaborato

alt Ascolta l'audio di Adia, sorella di Abba che fa appello alla mobilitazione

Guarda un'intervista sul mese di mobilitazioni realizzata da YouReporter
 

- Il 13 e il 14 settembre del 2009 a Cernusco Sul Naviglio (li paese di Abba) si tiene un Festival di due giorni per non dimenticare Abba al Parco azzurro dei Germani.
- Il 14 settembre del 2009 in via Zuretti, dove Abba è stato ammazzato si è tenuto un presidio in sua memoria. Assieme agli amici e alla famiglia tanti cittadini della Milano antirazzista.
Il 19 settembre 2009 si tiene un corteo ad un anno dall'omicidio di Abba, sono ancora migliaia e migliaia i milanesi che non dimenticano e sfilano fino a piazza fontana.  (Leggi l'Appello)
altFoto del corteo

Video del corteo
- Venerdì 3 e Sabato 4 ottobre 2009 Val Centro Sociale Cantiere il progetto No Mama ha organizzato la seconda edizione di Amore per le rime, Odio per la xenofobia – 2d HipHop per non dimenticare Abba!
 

>> SETTEMBRE | OTTOBRE 2010 <<

- Il 14 settembre 2010 Presidio in via Zuretti, per un saluto e un ricordo ad Abba.  Dalle h. 18.00: - Reading poetici e letterari dallo spettacolo teatrale "Servi" con Renato Sarti, Mohammed Ba, Marco Rovelli. Reading di Cleophas Adrien Dioma poeta Burkinabè.

- Lascia il tuo messaggio
- Mostre fotografiche
altGuarda le foto
- 24/25/26 settembre 2010 Festival Razzismo stopo! Abba vive.
Abba Cup: Un torneo di calcio antirazzista dedicato ad Abba per costruire solidarietà, cooperazione, rivolta attraverso lo sport, strumento d'interazione tra le persone, attraverso cui costruire momenti di socialità, conoscenza reciproca e rispetto, che siano liberi e aperti a tutti.

JAM HIPHOP con Mc in freestyle. A seguire Laboratorio sulla cultura Hiphop con Kiave, Kento e la NoMama Posse.
JUNIOR ABBA CUP > Torneo di calcio per bambini under 13! 

In piazza: Libreria, Stand del Comitato per Abba, Comitato degli Abitanti di S. Siro, Cs Cantiere; Spazio Interviste: lascia un messaggio contro il razzismo da mandare in Burkina Faso!


ABBA CUP // 4° EDIZIONE - Torneo antirazzista di calcetto a 5, con Abba nel cuore.

ABBA CUP // 4° EDIZIONE - Torneo antirazzista di calcetto a 5, con Abba nel cuore.  

@ lido di Milano piazzale Lotto mm1   Domenica 25 Settembre 2011 dalle ore 09.00

 

REGOLAMENTO DEL TORNEO | COME ISCRIVERSI | COME FARE LA MAGLIETTA DELLA SQUADRA |
EDIZIONI PRECEDENTI DELL'ABBA CUP








L' Abba cup è un torneo sportivo contro il razzismo per non dimenticare Abba.
Questa iniziativa è nata da un'idea del "Comitato per non dimenticare Abba e fermare il razzismo" realizzata in collaborazione con l'associazione sportiva Rubin Carter, l'associazione sportiva Stella Rossa Rugby e la U.I.S.P. , come momento di coinvolgimento, rilancio e costruzione di giornate sportive all'insegna dell'antirazzismo, contro la xenofobia e per rivendicare diritti per tutti, anche quello di fare sport.
La scelta del nome che abbiamo dato al torneo non è assolutamente casuale: Abba è stato ammazzato a sprangate, vigliaccamente a causa del colore della sua pelle. Noi riteniamo inaccettabile che a Milano, metropoli meticcia dell'Europa del nuovo millennio si muoia di razzismo e intolleranza e perciò vogliamo che la memoria di quell'episodio sia sempre viva e serva a diffondere anticorpi antirazzisti affinchè non accada mai più un omicidio razziale.
Crediamo che lo sport possa essere un forte strumento d'interazione tra le persone, attraverso cui costruire momenti di socialità, conoscenza reciproca e rispetto, che siano liberi e aperti a tutti. Tuttavia affinchè ciò accada non basta proclamarlo: è necessario costruire occasioni  di sport accessibile a tutti economicamente ma soprattutto veicolo di un messaggio di solidarietà e cooperazione che veda ogni differenza come una forza e una ricchezza e siano perciò importanti lezioni di antirazzismo.  

Costruire l'Abba Cup ha per noi molteplici obiettivi generali:

- Promuovere una cultura antirazzista e raggiungere tante e tanti, soprattutto giovanissimi, tramite lo sport.
- Tenere viva la memoria di Abba in particolare, ma non esclusivamente, fra i giovani e sul territorio metropolitano
- Mettere in relazione tutte le soggettività che lavorano nel mondo dello sport e dell'antirazzismo e che possano, come facciamo noi, collaborare. 
 
 


 Regolamento del torneo:

Le iscrizioni al torneo dovranno pervenire entro il 20/09/2011


I componenti delle squadre dovranno essere di età non inferiore ai 14 anni. 

 
L' iscrizione è a sottoscrizione di 5 euro a squadra, il ricavato servirà a costruire nuove iniziative per non dimenticare Abba e per combattere il razzismo.


Regole di gioco:

A- Torneo di calcio a 5 non competitivo. Si gioca in 5 contro 5, cioe' 4 giocatori più il portiere. Ogni partita durerà 20 minuti eccetto la finale che ne durerà 30. I falli laterali saranno battuti con i piedi. Le punizioni saranno tutte dirette. Il portiere può sempre prendere il pallone con le mani. Le sostituzioni sono libere.


B - Al primo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, indipendentemente se succeda in area o meno, verrà fischiato il rigore. Al secondo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, indipendentemente dal giocatore che lo commette, verrà decretata la vittoria a tavolino della squadra avversaria.

C - Se una partita viene interpretata in modo eccessivamente competitivo dalle due squadre in gioco, entrambe le squadre perderanno l‘incontro.

Come iscriversi?
Per iscrivere la propria squadra basta contattare il Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo tramite email:  abbavive@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  - 

Puoi trovarci su Facebook alla pagina Abba Vive - Centro Sociale Cantiere
Oppure puoi venire a trovarci al CS Cantiere dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle ore 18.30, via Monte Rosa 84 - metro Lotto, bus 90/91/49/78 (MI)

 


 

Come posso fare la maglietta della mia squadra? 

Giovedì 15, Venerdì 16, Giovedì 22, Venerdì 23, Sabato 24 settembre si svolgeranno laboratori di serigrafia per realizzare le magliette delle squadre al CS Cantiere, portati la tua maglietta e sottoscrivi un piccolo contributo per colori e materiali! 
A breve su questa pagina potrai anche scaricare lo stancil per realizzare la tua maglietta!

Edizioni precedenti dell'ABBA CUP, svolte a marzo,luglio e settembre 2010
 ABBA CUP // 3° EDIZIONE
Il torneo "Abba Cup // 3° edizione" si svolta in Piazza Selinunte durante il Festival di cultura antirazzista per non dimenticare Abba, un grande evento antirazzista di due giorni, a  anni dal maledetto omicidio, per dare espressione della Milano meticcia, che ricordi Abba, Emil, Rachel ma soprattutto ripudi il razzismo e l'intolleranza. Un festival di cultura antirazzista, di sport cooperativo e solidale, di musica: quella di tutto il mondo e quella hiphop, colonna sonora meticcia e ribelle delle generazioni metropolitane. 
Perchè esiste una Milano che ha mille volti, parla di diritti genereralizzati ed è fatta di mille colori, lingue, culture, sapori e musiche. Perchè se Milano è razzista, non ha memoria e non lotta, allora non ha futuro. Hanno partecipato 12 squadre da tutta Milano e hinterland e anche una squadra di Torino, la quale si è aggiudicata la vittoria del torneo; squadra di rifugiati politici eritrei, etiopi e somali.
Guarda l' articolo in continuo aggiornamento sul FESTIVAL DI CULTURA ANTIRAZZISTA 25/26 SETTEMBRE 


 ABBA CUP // 2° EDIZIONE
La seconda edizione si è svolta il 3 e il 4 luglio ancora in piazza Selinunte, contribuendo a stringere le relazioni precedentemente iniziate con il territorio ma ha visto la partecipazione di comitati, scuole d'italiano, collettivi e ragazzi di tante zone di Milano  e hinterland (Cologno, Quarto Oggiaro, Giambellino).
La partecipazione più  numerosa di realtà esterne al quartiere è stata quella delle scuole di italiano per migranti che hanno partecipato con delle squadre in rappresentanza di ogni scuola, composte principalmente da ragazzi migranti, ed hanno anche collaborato alla costruzione di tutta l'iniziativa che non si è esaurita nel torneo.
Difatti accanto al torneo, abbiamo realizzato una festa di quartiere con iniziative rivolte a tutti: giochi per bambini e racconto di favole africane, hip-hop e rime antirazziste, cibi e assaggi sapori di piatti tipici di molti e diversi paesi del mondo. Grazie a questa festa di quartiere abbiamo organizzato un vero e proprio terzo tempo, mutuato dalla tradizione del Rugby: un momento strettamente legato al torneo in cui le squadre sono tenute a socializzare assieme, dopo le partite, mettendo da parte la rivalità sportiva, anche accesa, che caratterizza lo sport.

 ABBA CUP // 1° EDIZIONE
La prima edizione di "Abba Cup" si è svolta il 28 febbraio a San Siro, un quartiere meticcio attraversato da numerose esperienze di lavoro quotidiano per la relazione interculturale ed anche da un comitato che rivendica l'accesso a un diritto fondamentale come quello alla casa. Per costruire il torneo abbiamo stretto relazioni con tutte queste realtà chiedendo loro di partecipare ed essere veicolo dell'informazione del torneo.
Il torneo partecipato da una dozzina di squadre è durato tutto il giorno ed è stato accompagnato dalla musica hip hop, alternata alla musica araba, coinvolgendo non solo i partecipanti, ma un vasto pubblico che ha interagito con la manifestazione anche improvvisandosi dj, aiutando gli arbitri a gestire il cartellone e collaborando concretamente all'iniziativa che è stata un successo nonostante la pioggia quasi incessante. Tra le squadre che hanno partecipato alcuni amici di Abba e ragazzi italiani, egiziani, marocchini. La squadra (meticcia) che ha vinto il torneo ha ricevuto in premio una copia del libro prodotto dal Comitato per non dimenticare Abba nell'autunno del 2008 e una copia del libro i fantasmi diventano persone, un libro sulla condizione dei Rom a Milano.

14 settembre via zuretti. Presidio per non dimenticare Abba

14 settembre via zuretti. Presidio per non dimenticare Abba

14 settembre h.18 in via zuretti ABBA VIVE RAZZISMO STOP! 
Presidio per non dimenticare Abba

   

ONE PEOPLE ONE WORLD! 

Anche quest'anno torniamo in via Zuretti per ricordare Abba, la sua morte assurda, e per dire no a razzismo e derive xenofobe. One people One world, perchè vogliamo vivere in un mondo meticcio e senza confini. Dappertutto le metropoli e le città sono attraversate da generazioni meticce e dovunque queste nuove generazioni stanno alzando la testa, pretendendo libertà e diritti contro chi vorrebbe far pagare la crisi proprio a loro, seminando paura, razzismo e odio.
Il 14 settembre saremo in via Zuretti per ricordare Abba e per dire che a partire dalla rabbia di quei giorni, lottiamo per un mondo diverso, senza frontiere, e che questo mondo diverso è possibile.


dalle h. 18.30 reading Come si diventa razzisti, con la partecipazione di:
Marco Rovelli, che leggerà estratti dallo spettacolo Homo Migrans
Pap Khouma
e altri!stay tuned!
COME SI DIVENTA RAZZISTI è il tema attorno a cui si svilupperà il reading di quest'anno, ovvero come non si diventa razzisti: quante volte sentiamo dire in tv, per strada, "io non sono razzista, però...". In quel "però" si annida uno strano meccanismo per cui da una parte si crede che il proprio malessere è colpa dell'altro, del diverso (che ci invade, ci ruba il lavoro o la casa popolare, delinque, è pericoloso oppure, assai piu' banalmente, non si lava, puzza, mangia cose strane, veste in modo strano...); contemporaneamente dall'altra parte ci si autoconvince di essere a posto con la coscienza perchè anche il razzismo, come tutte le cose brutte e cattive, appartiene sempre agli altri.  Ma allora cos'è razzismo? Dove comincia il razzismo? Dove comincia quella paura dell'altro che finisce in via zuretti, con un ragazzo di 19 anni ammazzato a bastonate? Forse il passo che separa la morte di Abba dai piccoli razzismi quotidiani non è tanto lungo e forse ciascuno di noi nel piccolo della sua giornata e della sua vita può fare molto di piu' di quel che crede per fermare il razzismo, con Abba nel cuore.
 

lunedì 18 aprile 2011

Concerto e tavola rotonda con El General dalla Tunisia, verso il 25 aprile

25 APRILE 2011 CACCIARE I RAIS E' POSSIBILE! MILANO ORE 14 MM1 PALESTRO

Il Centro Sociale Cantiere e il No Mama project against racism & xenophobia presentano un concerto benefit verso il 25 Aprile - Giornata di Liberazione 2011. Una serata che vedrà sul palco l'hip hop underground italiano e come special guest El General, il ragazzo che ha contribuito a risvegliare la rivoluzione in Tunisia, a 70 km dall'Italia, dove una generazione di giovani ha cacciato il Rais che governava da oltre venti anni e ha preso in mano il proprio futuro. Una serata senza confini, per ribadire che 'cacciare i raìs è possibile', da una sponda all'altra del mediterraneo.

Di seguito il programma completo della giornata e del concerto benefit ///

h18 Dibattito / Tavola rotonda
verso il 25 Aprile - Liberazione 2011
Oggi come ieri, cacciare i raìs è possibile! Da una sponda all'altra del Mediterraneo

h20 Taverna Sociale Clandestina opened
sapori e profumi senza alcun tipo di frontiera offerti dalla TsC, come sempre prezzi clandestini per tasche precarie.

h 22 Concerto hip hop! On stage >>>
EL GENERAL [From Tunisia] / ESA / OSCAR WHITE / FEDEZ/ INOKI LAMAISLAM MOPASHA [Bolowood] Signor K . Stoma . Waking!Class . Ndp Crew . Blackhouse . Emigrates South People . Baker . Renaissance . Zanko . Nora . Orso . Tripla D . Sanb & Tuar . Thc . Kiro & Sniper



Questa è una delle canzoni incriminate di Hamada Ben-Amor  'El General': si intitola "Rais LeBled", che vuol dire presidente del paese. Si tratta di una specie di lettera al presidente, in nome del popolo, in cui Général lo sfida a scendere per le strade e a vedere la realtà dei giovani disoccupati dopo anni di sacrifici e di studio, in un paese divorato dalla corruzione e dalla gestione mafiosa e clientelare del potere. Un pezzo che sta impazzando sulla rete e che ormai è un po' l'inno della rivolta.

* Leggi il testo intero della canzone [clicca qui]

  La prima canzone si chiama Tounes Bladna, che vuol dire "la tunisia è il nostro paese". Ed è un duro atto d`accusa contro il regime e la corruzione, uscito all`indomani delle rivolte di Sidi Bouzid (video), dove il 17 dicembre un diplomato disoccupato si è suicidato dandosi fuoco davanti alla prefettura dopo che la polizia gli aveva sequestrato la merce di una bancarella abusiva con cui si manteneva.Da allora il l`intero paese è in rivolta, e di città in città si susseguono manifestazioni, scioperi e scontri di piazza con la polizia, che finora hanno causato tre morti. Raccontare quelle proteste significa gettare le basi per un ponte di solidarietà tra le due rive. Il che equivale ad abbattere i muri della fortezza Europa. E in questo senso occhio anche a quello che sta succedendo ad Algeri, dove pure i ragazzi scesi in strada contro il caro vita e la corruzione.

sabato 19 febbraio 2011

Mercantiere e Cena per festeggiare la fine dei regimi in Egitto e Tunisia!

domenica 27 febbraio 2011 h. 20.00
FESTA POPOLARE PER FESTEGGIARE LA CACCIATA DI MUBARAK E BEN ALI!
ORA VIA ANCHE GHEDDAFI, BERLUSCONI E TUTTI GLI ALTRI!!!
Festa popolare per festeggiare la caduta di Mubarak e Ben Ali e il vento di rivolta che sta soffiando nel mondo arabo dall'Algeria allo Yemen, al Barhain, alla Libia, al Marocco. Festeggiamo con una cena a prezzi popolari ma anche supportando le lotte appena cominciate contro Bouteflika, Gheddafi, Mohammed VI...  condividiamo la rabbia di giovani studenti e precari che hanno determinato la liberazione dall'oppressione di governi corrotti e repressivi, cambiando realmente la loro vita e dimostrando a tutto il mondo che cacciare i rais è possibile! 
 
COMITATO PER NON DIMENTICARE ABBA
cs cantiere via monterosa 84
per info e prenotazioni: 3392265113

lunedì 7 febbraio 2011

Join the resistance of a generation: dibattito

Mercoledì 9 febbraio ore 18.00
In collaborazione con AlJarida @ Cs Cantiere un dibattito sulla generazione che si sta ribellando in tutti i paesi Arabi, subito dopo le manifestazioni che hanno attraversato l'Europa.
Spesso si tratta in entrambi i casi di giovani laureati, sempre si tratta di una generazione a cui è stato sottratto il futuro da politiche economiche scellerate, dalla crisi e dai governi paesi di tutti i paesi del Mediterraneo e non solo.
Al ritmo del Rap di El General, guardando i video di Piazza Tahrir e di Sidi Bouzid, ci chiederemo innanzitutto cosa ci unisce, quale filo rosso attraversa il mare da Tunisi a Parigi, dal Cairo a Milano.
Verrà anche presentato il nuovo numero di Shockpress: Europe-Maghreb Join the resistance!

al CS Cantiere
via monte rosa 84
metro rossa 1 - lotto
www.cantiere.org - cantiere@cantiere.org | abbavive@gmail.com

lunedì 31 gennaio 2011

Maghreb is calling to revolution!

انضم الى المقاومة!
باريس و لندن - 10 دجنبر 2010: أحاط الطلبة بسيارة الامير شالز؛
روما - 14 دجنبر 2010: بعد أن اشترى برلوسكوني الاصوات للحفاظ
على منصبه انفجر غضب جماهيري عارم؛
تونس - يناير 2011: فر زين الهاربين بن علي بعد 23 سنة
...و تستمر الثورة؛
تيرانا - 21 يناير 2011: عمت الاحتجاجات قصر الحكومة
المرتشية للرئيس سالي بيريشا.
مصر - 28 يناير 2011: جمعة الغضب خرجت آلآف الشباب الى الشارع
للاطاحة بالدكتاتور مبارك!
أزمة لم تنته بعد: هي أزمة الرأسمالية المتوحشة التي تحاول استغلال كل دقيقة
في حياتنا و كل رقعة علي الكرة الأرضية.
من اوروبا الي الدول العربية: حكومات سرقت مستقبلنا، نريد حقوقنا و الحرية!
و سوف نسير في هذه الطريق حتي نبعد الحكومات الطاغية والفاسدة


martedì 1 febbraio alle ore 18.30 @ Cantiere
Dall'Europa che non ne può più dell'Austerity guardiamo con molta attenzione, rabbia e solidarietà alla Tunisia che ha alzato la testa. Ascoltando il rap del General abbiamo un motivo in più per rifiutare la storiella secondo la quale i "democratici dittatori" del mondo arabo, sostenuti dai nostri governi, sono i baluardi della laicità e meritano il sostegno se non vogliamo che il "fondamentalismo islamico" prenda il potere.
Ne discuteremo con:
Karim Metref, scrittore e blogger guarda il blog
Nurdin Thassadith, giornalista di Al Jazeera
Younness Rhouma, sindacalista tunisino
e assieme a loro Paolo Gonzaga, Max Guareschi e tanti altri.

Innanzitutto ci riconosciamo molto in quei giovani, in quella energia, in quella rabbia che ha cacciato il tiranno ed oggi non si accontenta di arrangiati governi di continuità con il regime. Ci riconosciamo perchè la crisi che ci ha coplito è la stessa, ma anche per una comune allergia all'abuso di potere.
Que se Vayan Todos, Let's take our future o in arabo "Barre" (via via) sono tanti slogan che in diverse lingue, da Londra a Tunisi hanno attraversato l'Europa prima e il Mediterraneo... a partire da questo comune discuteremo del futuro, che è appena cominciato.


via monte rosa 84, milano - mm1 Lotto


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sabato 29 gennaio 2011

Cena Tunisina! Join the resistance!

Domenica 30 gennaio 2011 h. 20.00
 @ cs cantierevia monte rosa 84 (mm1 lotto Milano)
Torna il MerCantiere!E, alle 20, CENA TUNISINA!
Domenica 30 Gennaio appuntamento col primo MerCantiere dell'anno!!Stands dai produttori bio, autoproduzioni e prelibatezze naturali!E, a concludere, Cena Tunisina!Per avvicinarci alla Tunisia che ha cacciato il dittatore e si è ripresa la libertà! perchè i movimenti che hanno incendiato il Maghreb nascono dai giovani e dalla loro rabbia che è uguale alla rabbia dei giovani d'Europa: generazioni che non hanno diritti e non hanno futuro ma non ci stanno a subire il ricatto della precarietà mentre dittatori ufficiali e ufficiosi se la spassano! Join the resistence! Dalla Tunisia al Maghreb all'Europa!

menu tunisino:
* riso con gamberetti, zucchine e carote
* tacchino con patate e olive
* Frutta fresca con yogurt e frutta secca
Comitato per non dimenticare Abba - abbavive@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - abbavive.blogspot.com

venerdì 21 gennaio 2011

Scuole di italiano: Per non essere complici!

vai al link --> http://cantiere.org/art-03028/scuole-di-italiano-per-non-essere-complici.html


I Centri territoriali permanenti, le scuole di italiano per migranti e alcune associazioni di Torino hanno scritto una lettera di protesta contro i test di lingua italiana per ottenere il permesso di soggiorno di lunga durata (o per chi richiede per la prima volta un permesso di soggiorno). Insegnanti, presidi e quanti lavorano in associazioni e comitati al fianco dei migranti e che conoscono le loro reali condizioni di vita, ritengono che un esame non possa creare inclusione sociale nè tantomeno produca cultura, ma al contrario questo test di lingua introdotto dal governo nasce con il solo scopo di rendere la vita dei migranti in Italia più difficile e precaria di quanto già non sia.
I Ctp di Torino sostengono che l'introduzione del test di lingua sia innanzitutto uno spreco di denaro pubblico. Partendo infatti dal dato economico, si evince che la Provincia di Torino ha stanziato 500.000 euro e il Ministero degli Interni ha stabilito di retribuire insegnanti e presidi per il lavoro nelle commissioni giudicanti - svolto in orario eccedente da quello delle regolari mansioni scolastiche. I Ctp fanno notare che queste risorse concesse per lo svolgimento degli esami, potrebbero essere utilizzate per potenziare le scuole di italiano pubbliche e tutti i luoghi di formazione per migranti, posti in cui concretamente i migranti possono imparare l'italiano e familiarizzare con un'altra cultura. Invece le scuole di italiano e altri progetti miranti all'inclusione sociale sono stati oggetto di tagli costanti nonostante una domanda crescente.
Un esame non produce cultura, ma può produrre laute entrare per le scuole private. A fronte dei tagli alle scuole pubbliche, come tutto il mondo dell' istruzione e della formazione pubblica, i migranti saranno costretti a pagar caro presso scuole private dei corsi per poi superare l'esame e ottenere il permesso.
Il ministero degli Interni è disposto a pagare presidi e insegnanti della scuole per svolgere questi esami come se fossero dipendenti del Ministero, alla stregua quindi della Polizia di Stato, si legge nella loro lettera. Ma mentre il ministero paga volentieri uno straordinario agli insegnanti pur di dare l'impressione al suo elettorato di controllare il flusso migratorio, gli insegnanti la pensano diversamente: il loro mestiere è quello di insegnare, di sicuro non è quello di fare i poliziotti e i controllori per conto del Ministero dell'Interno.
Un pò come quando ai medici veniva chiesto non di curare i malati ma di denunciare i migranti irregolari.
Insegnare, produrre cultura, favorire l'inclusione sociale, l'immeticciamento della società e la rimozione di ostacoli all'apprendimento linguistico è il ruolo degli insegnanti che non ci stanno a decretare l'impossibilità per un migrante di ottenere il permesso di soggiorno solo perchè socialmente ed economicamente svantaggiati (perchè non hanno potuto permettersi un corso in una scuola privata o perchè non hanno mai potuto studiare nemmeno nel loro paese).
Per non essere complici è una coraggiosa presa di posizione di insegnanti e presidi che non si fanno comprare per quattro soldi da Maroni, ma che rivendicano invece la missione ideologica, e i principi deontologici, che sono alla base della loro professione.

Di seguito ecco i punti e le richieste dei firmatari della lettera:


In conclusione le insegnanti e gli insegnanti dei CTP
1) dichiarano la propria indisponibilità a diventare meri esecutori di norme e pratiche che rendono più precaria
la vita dei migranti e, di fatto, tendono ad espellerli dal tessuto sociale.
2) Dichiarano invece la propria totale condivisione qualora venissero individuati seri percorsi linguistici e
culturali basati sul riconoscimento di un diritto (allo studio, alla formazione, all’educazione permanente…..) e
non su un obbligo.
3) Chiedono siano potenziati i finanziamenti del Ministero dell’Istruzione per aumentare l’offerta di corsi per
adulti sia finalizzati all’attestazione di competenze linguistiche sia al conseguimento di titoli di studio.
4) Chiedono alla Prefettura e alle Istituzioni Scolastiche Regionali, di segnalare ai rispettivi Ministeri la
negatività delle disposizioni emanate e la richiesta di sospenderne l’attuazione.
5) Chiedono, alle reti scolastiche, alle organizzazioni di migranti, alle associazioni culturali, ai sindacati, di
organizzare una forte mobilitazione con momenti di confronto, informazione, formazione e protesta affinché la
conoscenza della lingua e della cultura italiana diventino un diritto di cittadinanza e non un momento di
esclusione.
6) Chiedono alle forze politiche democratiche di proporre leggi che favoriscano l’accesso allo studio dei
migranti attraverso norme incentivanti come, per esempio, potrebbe essere il riconoscimento, in caso di
avvenuta disoccupazione, di un percorso di studi ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno oppure la
regolarizzazione automatica di un immigrato clandestino che stia contemporaneamente lavorando e seguendo
un corso di studi statale.

giovedì 13 gennaio 2011

Dall'Europa al Maghreb Let's take our future! Que se Vayan Todos!

In Europa, ed evidentemente anche in Maghreb i governanti hanno deciso di scaricare la crisi sui migranti, sui lavoratori e soprattutto su quella generazione, oramai meticcia, che ha deciso di alzare la testa da Londra ad Atene, passando per Parigi e Roma ed oggi per Algeri e Sidi Bouzid. E' una generazione che vuole riconquistarsi il futuro da una sponda all'altra del mediterraneo, così come da una parte all'altra dell'Europa, una generazione che lotta in maniera solidale. Milano è, come molte altre in Europa una città meticcia: perciò a questa solidarietà  si aggiunge la vicinanza di molti nuovi cittadini che hanno il fratello o la sorella, il cuore in Algeria e in Tunisia. Spontaneamente Milano si sta mobilitando, perchè Ben Alì e Bouteflika vadano a casa (magari ad Antigua assieme a Berlusconi !) e la repressione, i morti e gli arresti siano immediatamente fermati.
Tutto questo fa finta di non saperlo il Vicesindaco di Milano quando si scaglia contro il diritto a manifestare ed esprime il fastidio per il fatto che le comunità migranti scendano in piazza e per giunta non da sole. "La sua preoccupazione è probabilmente la stessa del Ministro Frattini, unico fra i ministri degli esteri europei, ha espresso senza vergogna  la solidarietà italiana ai dittatori in Algeria e Tunisia. L'Italia è infatti un paese che sostiene fortemente alcune tra le peggiori dittature africane, quella Libica, quella Algerina, quella Tunisina, così come quella Eritrea. Tra cricche ci si intende. Amicizie personali, affari sporchi, impronta mafiosa, sono tutti elementi che permettono a Berlusconi, così come al Prosperini di turno di andare molto d'accordo con questi sanguinari regimi.

Dall'Europa al Maghreb Let's take our future!
Que se Vayan Todos!


Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo