°° ISCRIVI LA TUA SQUADRA! abbavive@gmail.com °°
Il torneo "ABBA CUP // warm up verso la 5° edizione", organizzata dal Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo, si svolegerà in Piazza Selinunte il 30 Giugno durante il Block Party "Occupati del tuo Quartiere". Dalle 10h diverse squadre si sfideranno nel campetto a quattro per ricordare Abba e per raccontare quella Milano meticcia che combatte il razzismo e l'intolleranza. Un torneo di calcio non competitivo ma cooperativo e solidale, che non si giochi solo in campo ma che sia innanzitutto socialità diffusa, contaminazione, scambio ed ibridazione, dove i mille volti, i colori, le lingue e le culture si contaminano. Prendendo spunto dal Rugby dopo la partita ci sarà un vero e proprio terzo tempo, dove le squadre dovranno mettere da parte la rivalità e la competività che caratterizza lo sport per trasformare la serata in un momento di socializzazione a cui parteciperanno non solo i giocatori ma anche i tifosi e i simpatizzanti a ritmo di musica e sapori dal mondo.
Guarda il programma della giornata
Il torneo "ABBA CUP // warm up verso la 5° edizione", organizzata dal Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo, si svolegerà in Piazza Selinunte il 30 Giugno durante il Block Party "Occupati del tuo Quartiere". Dalle 10h diverse squadre si sfideranno nel campetto a quattro per ricordare Abba e per raccontare quella Milano meticcia che combatte il razzismo e l'intolleranza. Un torneo di calcio non competitivo ma cooperativo e solidale, che non si giochi solo in campo ma che sia innanzitutto socialità diffusa, contaminazione, scambio ed ibridazione, dove i mille volti, i colori, le lingue e le culture si contaminano. Prendendo spunto dal Rugby dopo la partita ci sarà un vero e proprio terzo tempo, dove le squadre dovranno mettere da parte la rivalità e la competività che caratterizza lo sport per trasformare la serata in un momento di socializzazione a cui parteciperanno non solo i giocatori ma anche i tifosi e i simpatizzanti a ritmo di musica e sapori dal mondo.
Guarda il programma della giornata
L'ABBA CUP // IL REGOLAMENTO // COME ISCRIVERSI // IO CI METTO LA RIMA // LE INIZIATIVE DI SETTEMBRE // TORNEO BERGAMASCO DEL FUBAL POPOLARE MIRKO BURGIO//
ore 10.00 inizio Abba Cup con telecronaca a ritmo di reggae by Zizzapawaposse&Friends
ore 13.00 grigliata di pesce
ore 17.00 giochi per bambini
ore 17.30 dimostrazione sportiva di Capoeira powered by Capoeira sul da Bahia
ore 18.00 dimostrazione sportiva di Autodifesa Femminile
ore 18.30 presentazione del libro "Le Nostre Braccia" con l'autore Andrea Staid
E tutto il giorno:
- SERIGRAFIA: autoproduzioni di magliette, bandier, loghi e stencil per il diritto alla casa e contro il razzismo- SPORTELLO LEGALE: gazebo del comitato per la raccolta di documenti per la sanatoria e per gli articoli di emergenza abitativa
- PUNTO VIDEO: racconta la tua esperienza, raccogliamo e diffondiamo voci e immagini dal quartiere e contro il razzismo
- CRISE: mercatino dell' usato e dello scambio contro la crisi!
- continua la campagna DAL BASSO ALLA BASSA in solidarietà ai terremotati dell'Emilia
L' Abba
cup è un torneo sportivo contro il razzismo per non dimenticare Abba.
Sono passati quasi quattro anni da quel maledetto 14 settembre 2008,
quando un
ragazzo di 19 anni originario del Burkina Faso, "Abba" Abdoul Guibre, è
stato uscito a sprangate. Abba era uno dei moltissimi giovani che
compongono quella soggettività nuova e meticcia che scorre nelle vene
della nostra metropoli e ne costituisce la ricchezza più grande. La
verità fu subito chiara agli occhi di tutti: Abba è stato ammazzato per
il colore della sua pelle. Non dimenticare Abba, a quasi quattro anni
di distanza, rimane necessario perchè non accada ancora, ma soprattutto
per costruire un futuro migliore dal basso e l'abba cup è uno dei modi
che abbiamo scelto per tenere vivo il ricordo di quello che è successo
quella notte ma anche quell'indignazione verso le politiche razziste e
securitarie, che ha spinto migliaia di persone in piazza in quei giorni.
Questa
iniziativa è nata da un'idea del "Comitato per non dimenticare Abba e
fermare il razzismo" realizzata in collaborazione con l'associazione
sportiva Rubin Carter e l'associazione sportiva Stella Rossa Rugby, come
momento di coinvolgimento, rilancio e costruzione di giornate sportive
all'insegna dell'antirazzismo, contro la xenofobia e per rivendicare
diritti per tutti, anche quello di fare sport.
La scelta del nome che abbiamo dato al torneo non è assolutamente casuale: Abba è stato ucciso vigliaccamente per il colore della sua pelle. Noi riteniamo inaccettabile che a Milano, metropoli meticcia dell'Europa del nuovo millennio si muoia di razzismo e intolleranza e perciò vogliamo che la memoria di quell'episodio sia sempre viva e serva a diffondere anticorpi antirazzisti affinchè non accada mai più un omicidio razziale.
Crediamo che lo sport possa essere un forte strumento d'interazione tra le persone, attraverso cui costruire momenti di socialità, conoscenza reciproca e rispetto, che siano liberi e aperti a tutti. Tuttavia affinchè ciò accada non basta proclamarlo: è necessario costruire occasioni di sport accessibile a tutti economicamente ma soprattutto veicolo di un messaggio di solidarietà e cooperazione che veda ogni differenza come una forza e una ricchezza e siano perciò importanti lezioni di antirazzismo.
La scelta del nome che abbiamo dato al torneo non è assolutamente casuale: Abba è stato ucciso vigliaccamente per il colore della sua pelle. Noi riteniamo inaccettabile che a Milano, metropoli meticcia dell'Europa del nuovo millennio si muoia di razzismo e intolleranza e perciò vogliamo che la memoria di quell'episodio sia sempre viva e serva a diffondere anticorpi antirazzisti affinchè non accada mai più un omicidio razziale.
Crediamo che lo sport possa essere un forte strumento d'interazione tra le persone, attraverso cui costruire momenti di socialità, conoscenza reciproca e rispetto, che siano liberi e aperti a tutti. Tuttavia affinchè ciò accada non basta proclamarlo: è necessario costruire occasioni di sport accessibile a tutti economicamente ma soprattutto veicolo di un messaggio di solidarietà e cooperazione che veda ogni differenza come una forza e una ricchezza e siano perciò importanti lezioni di antirazzismo.
Costruire l'Abba Cup ha per noi molteplici obiettivi generali:
- Promuovere una cultura antirazzista e raggiungere tante e tanti, soprattutto giovanissimi, tramite lo sport.
- Tenere viva la memoria di Abba in particolare, ma non esclusivamente, fra i giovani e sul territorio metropolitano
- Mettere in relazione tutte le soggettività che lavorano nel mondo dello sport e dell'antirazzismo e che possano, come facciamo noi, collaborare.
- Tenere viva la memoria di Abba in particolare, ma non esclusivamente, fra i giovani e sul territorio metropolitano
- Mettere in relazione tutte le soggettività che lavorano nel mondo dello sport e dell'antirazzismo e che possano, come facciamo noi, collaborare.
>>Tieniti aggiornato sul blog del Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo e della Polisportiva Rubin Curter
• Il torneo prevede gironi da 4 squadre ciascuno.
• Si gioca in 4 compreso il portiere.
• I componenti delle squadre devono essere di età superiore ai 14 anni
• Partite da 2×10 = 20 minuti.
• Le punizioni sono tutte dirette.
• Le sostituzioni sono libere.
• La rimessa laterale viene effettuata da terra (no goal).
• Il portiere può raccogliere con le mani i retropassaggi.
• Le squadre indossano quantomeno una maglietta dello stesso colore.
• Sono ammesse solo scarpe da ginnastica (no tacchetti).
• Sarà presente l'arbitro, ma cercherà di intervenire il meno possibile, per favorire l'autogestione della partita tra le due squadre in gioco.
• Si giocheranno 3 tempi: due in campo e il TERZO TEMPO fuori, al termine del torneo, all'insegna della socialità e dello stare insieme.
• Si gioca in 4 compreso il portiere.
• I componenti delle squadre devono essere di età superiore ai 14 anni
• Partite da 2×10 = 20 minuti.
• Le punizioni sono tutte dirette.
• Le sostituzioni sono libere.
• La rimessa laterale viene effettuata da terra (no goal).
• Il portiere può raccogliere con le mani i retropassaggi.
• Le squadre indossano quantomeno una maglietta dello stesso colore.
• Sono ammesse solo scarpe da ginnastica (no tacchetti).
• Sarà presente l'arbitro, ma cercherà di intervenire il meno possibile, per favorire l'autogestione della partita tra le due squadre in gioco.
• Si giocheranno 3 tempi: due in campo e il TERZO TEMPO fuori, al termine del torneo, all'insegna della socialità e dello stare insieme.
Ricordati sempre che "ABBA CUP" è un torneo di calcetto non competitivo e antirazzista, quindi è doveroso mantenere dentro e fuori dal campo un comportamento corretto, rispettoso verso tutti/e, all'insegna del divertimento e della socialità:
• A discrezione dell'arbitro, al primo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, verrà espulso il giocatore responsabile.
• Al secondo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, verrà decretata la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
• Se una partita viene interpretata in modo eccessivamente competitivo dalle due squadre in gioco, entrambe le squadre perderanno l'incontro.
• Se una squadra perde due partite a tavolino per comportamento antisportivo, verrà sospesa dal torneo.
• Non esitono ammonizioni, ma solo espulsioni, che hanno effetto per l'intera durata della partita.
• Non esisteranno vincitori ufficiali: tutte le squadre saranno premiate per la presenza e saranno caldamente invitate a partecipare al terzo tempo al termine del torneo.
• Al secondo fallo cattivo ed intenzionale di una squadra, verrà decretata la vittoria a tavolino della squadra avversaria.
• Se una partita viene interpretata in modo eccessivamente competitivo dalle due squadre in gioco, entrambe le squadre perderanno l'incontro.
• Se una squadra perde due partite a tavolino per comportamento antisportivo, verrà sospesa dal torneo.
• Non esitono ammonizioni, ma solo espulsioni, che hanno effetto per l'intera durata della partita.
• Non esisteranno vincitori ufficiali: tutte le squadre saranno premiate per la presenza e saranno caldamente invitate a partecipare al terzo tempo al termine del torneo.
Per iscrivere la propria squadra basta contattare il Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo tramite email:
abbavive@gmail.com -
Puoi trovarci anche su Facebook alla pagina Abba Vive - Centro Sociale Cantiere
Oppure
puoi venire a trovarci al CS Cantiere dal martedì, mercoledì,giovedi,
domenica dalle ore 16.00 alle ore 22.30, via Monte Rosa 84 - metro
Lotto, bus 90/91/49/78 (MI), il sabato in Piazza Selinunte durante i
Block Party dalle 16.00 alle 20.00
Il 23
Giugno si svolgeranno laboratori di serigrafia per realizzare le
magliette delle squadre in Piazza Selinunte durante i Block Party,
portati la tua maglietta e sottoscrivi un piccolo contributo per colori e
materiali! per info:
abbavive@gmail.com | 02.36511380
IO CI METTO LA RIMA! - Rap e poesie contro il razzismo
manda il tuo video a : abbavive@gmail.com | 02.36511380
contattaci per informazioni o tieniti aggiornato su news ed eventi!
manda il tuo video a : abbavive@gmail.com | 02.36511380
contattaci per informazioni o tieniti aggiornato su news ed eventi!
Il 26
maggio avrà inizio la campagna "IO CI METTO LA RIMA", a 4 anni
dall'omicidio di Abba ammazzato a sprangate a Milano, il 14 settembre
2008, per il colore della sua pelle.
Dopo la
caduta del governo xenofobo di Berlusconi non c'è stato alcun
cambiamento netto di rotta: continuano le politiche di detenzione ed
espulsione e il razzismo costa ancora la vita come è successo a Firenze
con l'assassinio di due ragazzi senegalesi, Modou e Mor.
E' a
partire dalla diffusione di una cultura partigiana, dalla cooperazione e
dalle lotte solidali per i diritti e la dignità di tutte e tutti che si
può combattere il razzismo. Per questo chiediamo a tutti i rapper e i
poeti di mettersi in gioco in prima persona ancora una volta: di
schierarsi e metterci la faccia, o meglio la rima!
Mandateci
un video con la vostra strofa, qualche verso o una poesia: contro il
razzismo, per un mondo meticcio e ibrido, per costruire insieme un
futuro dove non c'è spazio per xenofobia e ignoranza!
Invitiamo
inoltre mc, dj, breaker, writer, beatboxer, poeti, scrittori, chi ama
la cultura hiphop perchè trasmette ribellione, chi non vuole
dimenticare, chi odia i razzisti e ogni forma di intolleranza a
supportare la campagna aiutandoci a diffonderla e ad alimentare la
partecipazione!
Con Abba nel cuore.
NoMama Project, hiphop against racism & xenophobia - Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo
FB: NoMama Project | FB/Twitter: Abba Vive | abbavive.blogspot.com
14 settembre 2012 presidio in via zuretti h. 18.30
15/16 settembre 2012 ABBA CUP 5° EDIZIONE
25/26 settembre 2012 2D HIP HOP per Abba
Tutto nacque dal torneo del Bae......
Francesco
Romor (detto Bae) era un giovane ultras veneziano morto
improvvisamente il 13 febbraio 2001; la passione per il calcio e per il
tifo ce l'aveva dentro da sempre, assieme a quella sete di giustizia, al
sogno di un altro mondo possibile, alla voglia di lottare per
costruirlo. Sognava il Chiapas zapatista, il Bae, quando se n'è andato.
Amic* e compagn* di Francesco hanno deciso di ricordarlo mettendo
assieme le sue due principali passioni: il calcio e il sostegno attivo
alle comunità zapatiste. Nasce così "El estadio del Bae", torneo di
calcio 'dal basso', attraverso cui viene supportato un progetto per la
costruzione dello "Stadio del Bae" nella comunità autonoma di Guadalupe
Tepeyac – Chiapas -Messico.
Nel 2003 abbiamo deciso di partecipare a questo progetto e organizzare nella nostra città il "Torneo Bergamasco del Bae".
Lo ritenevamo giusto oltre che opportuno, in quanto modo per portare solidarietà attiva alle comunità ribelli zapatiste: tramite l'appoggio economico alla realizzazione, oltre che dello stadio stesso, delle infrastrutture di base, quali le reti elettriche e idriche, gli edifici comuni, l'acquisto di attrezzature e mezzi.
Nel 2003 abbiamo deciso di partecipare a questo progetto e organizzare nella nostra città il "Torneo Bergamasco del Bae".
Lo ritenevamo giusto oltre che opportuno, in quanto modo per portare solidarietà attiva alle comunità ribelli zapatiste: tramite l'appoggio economico alla realizzazione, oltre che dello stadio stesso, delle infrastrutture di base, quali le reti elettriche e idriche, gli edifici comuni, l'acquisto di attrezzature e mezzi.
Negli
anni a seguire il "Torneo Bergamasco" è cresciuto in partecipazione
mantenendo inalterate le finalità iniziali. Abbiamo supportato diversi
progetti di solidarietà internazionale, cercando di mantenere un certo
grado di continuità nei rapporti con le comunità autonome zapatiste.
Abbiamo quindi appoggiato "Agua para todos", progetto che si è occupato di promuovere la capacità autonoma di svolgere analisi dell' acqua con l'attivazione di laboratori mobili e di progettare, in collaborazione con la Giunta del Buongoverno "Hacia la Esperanza", lo studio di diversi sistemi per fornire acqua potabile alle comunità che fanno capo al caracol de la Realidad.
In questo caracol, l'anno successivo, abbiamo contribuito alla costruzione di una 'casa comune.
Dal 2007 abbiamo sostenuto progetti di supporto alle comunità palestinesi, attraverso "Sport Sotto l'Assedio"e nel 2008 abbiamo partecipato alla III edizione del "Summer Camp", promosso da "Jalla Onlus", rivolto ai giovani dei campi profughi di Cisgiordania e striscia di Gaza.
Abbiamo quindi appoggiato "Agua para todos", progetto che si è occupato di promuovere la capacità autonoma di svolgere analisi dell' acqua con l'attivazione di laboratori mobili e di progettare, in collaborazione con la Giunta del Buongoverno "Hacia la Esperanza", lo studio di diversi sistemi per fornire acqua potabile alle comunità che fanno capo al caracol de la Realidad.
In questo caracol, l'anno successivo, abbiamo contribuito alla costruzione di una 'casa comune.
Dal 2007 abbiamo sostenuto progetti di supporto alle comunità palestinesi, attraverso "Sport Sotto l'Assedio"e nel 2008 abbiamo partecipato alla III edizione del "Summer Camp", promosso da "Jalla Onlus", rivolto ai giovani dei campi profughi di Cisgiordania e striscia di Gaza.
Il torneo è sempre stato totalmente autorganizzato e autogestito dai partecipanti stessi.
Dalla 6° edizione dedichiamo il torneo ad un nostro amico, un fratello, un compagno: Mirko Burgio.
Mirko se ne è andato il 25 novembre 2007 giocando a pallone e ci piace ricordarlo con questo torneo, a cui ha sempre partecipato...divertendosi, ma senza mai smetter di pensare e di sognare.
Mirko se ne è andato il 25 novembre 2007 giocando a pallone e ci piace ricordarlo con questo torneo, a cui ha sempre partecipato...divertendosi, ma senza mai smetter di pensare e di sognare.
L'assemblea del TorneoDelFùbalPopolareMirkoBurgio
LEGGI IL COMUNICATO
Cittadinanza per tutti, miseria per nessuno. Il 99 % è meticcio, ribelle e solidale.
Non
dimenticare Abba non è soltanto un esercizio di memoria. Abba è stato
ammazzato a sprangate per il colore della sua pelle, in una notte di
fine estate non lontano dalla Stazione Centrale. Come lui prima e dopo
il razzismo ha ucciso ed ogni volta ci raccontano la storia del gesto di
un "pazzo", di un "fanatico", ogni volta dicono: poteva accadere a
chiunque. Eppure il razzismo è il prodotto di una lucida politica
xenofoba; uno di quei mostri che la storia ripropone di tanto in tanto,
uno degli strumenti attraverso cui si scatena la guerra tra poveri
soprattutto quando ci si inoltra in una crisi di sistema.
Un
sistema che ancora oggi, pur di salvarsi, non esita ad imporre
"sacrifici", svolte autoritarie e liberticide, sospensione della
democrazia e dei diritti fondamentali. Il re è nudo: la libertà non è
una gentile concessione e va di pari passo con il mutuo soccorso, la
capacità di riconoscersi diversi, ma eguali e di lottare assieme.
Questo è
il messaggio del movimento #occupy, che ha saputo parlare di democrazia
reale, diretta, e di eguaglianza materiale e sperimentare strade per
praticarla.
Le strade
da percorrere sono sicuramente meticce, ogni fascismo come ogni
chiusura identitaria è nemica della generalizzazione dei diritti e della
difesa della libertà. Chiudere le sedi dei gruppi che alimentano odio
razziale e rifiuto delle diversità e fare di ogni strada una babele di
lingue ed esperienze significa tessere un filo di resistenza,
sconfiggere quella propaganda sempre utile al potere che si nutre con il
ricatto della miseria. Essere cittadini del mondo il miglior modo di
essere protagonisti del proprio territorio.
Lo stile
da adottare è sicuramente solidale. Il mutuo soccorso non è opera di
carità, ma complicità nell'organizzare vie di fuga o possibilità di
resistere. Una assunzione solidale per ottenere un permesso di
soggiorno, come l'occupazione di una casa sfitta e la cassa di
solidarietà tra chi sciopera in un mondo del lavoro senza più diritti,
sono tutte pratiche che istituiscono una reciprocità tra chi sa di avere
dei diritti e di poterli conquistare.
Inevitabilmente
si tratta di essere ribelli, perché chi ha deciso di nascondere il
proprio abuso di potere e denaro dietro il paravento degli scontri
etnici e razziali, non è abituato a rinunciare ai propri privilegi. L'1%
che alimenta quel razzismo che vogliamo sconfiggere non lascerà che ci
organizziamo liberi da lui senza le lotte. Solo su una barricata, lungo
un corteo, durante un picchetto, ci riconosceremo veramente.
Perciò non dimenticare Abba non è una liturgia.
Non basta se non si lotta per interrompere subito le deportazioni, i trattati con la Libia che autorizzano de facto la tortura e la violazione dei diritti umani in nome del controllo dei flussi migratori; come è successo con i migranti libici e tunisini, come succede ora con chi scappa dalla Siria.
Non serve se non si lotta per estendere i diritti di cittadinanza ed estenderli anche a chi oggi ne è escluso come ad esempio donne, uomini, bambini chiamati "clandestini" perché privi di un pezzo di carta burocratica. Cittadini sono coloro che abitano i nostri territori perché i territori sono innanzitutto di chi li abita e non di chi li possiede e li controlla secondo le norme proprietarie di questa società in crisi. Nell'anno in cui i "tecnici" ancora non hanno varato un decreto flussi, noi rivendichiamo per tutti la possibilità di accesso ai diritti . Tutte/i devono poter accedere a un contratto d'affitto, o alla richiesta di casa popolare e nessuno deve essere lasciato senza un tetto nella città delle 80.000 case sfitte. Tutti devono avere un reddito per poter vivere e contribuire al benessere degli altri. Tutti devono studiare e curarsi senza che gli sia chiesto dove sono nati o quanti soldi hanno in tasca.
Non basta se non si lotta per interrompere subito le deportazioni, i trattati con la Libia che autorizzano de facto la tortura e la violazione dei diritti umani in nome del controllo dei flussi migratori; come è successo con i migranti libici e tunisini, come succede ora con chi scappa dalla Siria.
Non serve se non si lotta per estendere i diritti di cittadinanza ed estenderli anche a chi oggi ne è escluso come ad esempio donne, uomini, bambini chiamati "clandestini" perché privi di un pezzo di carta burocratica. Cittadini sono coloro che abitano i nostri territori perché i territori sono innanzitutto di chi li abita e non di chi li possiede e li controlla secondo le norme proprietarie di questa società in crisi. Nell'anno in cui i "tecnici" ancora non hanno varato un decreto flussi, noi rivendichiamo per tutti la possibilità di accesso ai diritti . Tutte/i devono poter accedere a un contratto d'affitto, o alla richiesta di casa popolare e nessuno deve essere lasciato senza un tetto nella città delle 80.000 case sfitte. Tutti devono avere un reddito per poter vivere e contribuire al benessere degli altri. Tutti devono studiare e curarsi senza che gli sia chiesto dove sono nati o quanti soldi hanno in tasca.
Non
serve se non è un modo per disegnare una idea di società diversa in cui
la vita non sia una lotteria in cui scontrarsi con altri poco più o poco
meno poveri di te, in cui i territori siano caratterizzati dalle lotte e
non dalle indifferenze, in cui alla difesa del Welfare, della scuola,
della sanità, si accompagni l'invenzione di nuove pratiche di
cooperazione e complicità, nuove forme di democrazia diretta e dal basso
perché "non si può essere vivi, liberi e felici se non possono esserlo
tutti".
> Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo - CS Cantiere