lunedì 10 febbraio 2014

1 Marzo tutti in piazza! L'Europa è solidale e ribelle. #SollevazioneMeticcia


Ma quale fortezza, ma quale austerità: l'Europa è solidale e ribelle. #SollevazioneMeticciaNegli ultimi 20 anni in Italia e in Europa una casta corrotta e autoritaria, fedele ai dettami del neoliberismo come quello che prevede la libera mobilità per le merci e le barriere per le persone ha costruito, mattone per mattone, muri invalicabili all'esterno ed all'interno dell'Europa, svuotando di significato gli stessi sbandierati principi democratici della convivenza civile e poltica. La legge Turco-Napolitano, la Bossi-Fini, il pacchetto sicurezza promosso dalla Lega hanno fornito la copertura giuridica alla chiusura dei confini, alla demonizzazione del processo migratorio ed alla criminalizzazione del migrante. La diffidenza diffusa verso il 'diverso' creata ad arte attraverso la deliberata distorsione della realtà e della cronaca hanno condannato il migrante al ruolo di capro espiatorio di tutte le storture e problematiche della nostra società, a partire dalla violenza sulle donne e dall'incremento della delinquenza comune. [continua...]

--- CALENDARIO DELLE INIZIATIVE DI AVVICINAMENTO ---
7 Febbraio ore 15.30 in Festa del Perdono | ore 18.30 @Cantiere - Da Amburgo a Milano - Incontro con i compagni di Rote Flora
12 Febbraio ore 18.30 @Sms - Dibattito: Contro l'europa dei servi contenti.
21 Febbraio ore 18.30 @Cantiere - Incontro: con i greci del movimento "Io non pago"! #stopdistacchi una campagna sul reddito e i beni comuni, contro privatizzazioni e precarietà.27 Febbraio ore 18.30 @Cantiere Assemblea Pubblica verso il corteo!
--- VOLANTINI E LOCANDINE DA DIFFONDERE E CONDIVIDERE! ---
1marzo europadellelotte

Di seguito vedi alcuni i link esterni

>> Chiudere i CIE, sabotare il razzismo. Non c'è futuro senza memoria
Il Centro di Identificazione ed Espulsione di via Corelli a Milano ha chiuso e non deve riaprire mai piu'. I CIE sono nuovi lager in cui sono rinchiuse persone che non hanno commesso reati, ma sono considerate clandestine solo per il fatto di essere nate in un luogo diverso da quello in cui vivono. 
Leggi lo speciale contro i CIE prodotto in occasione della giornata della memoria
>> Forza contro forza: la lotta di classe nella valle della logistica
I CIE servono a spaventare e costringere migliaia di persone in una situazione (chiamata appunto clandestinita') che li spinga ad accettare qualunque condizione di lavoro. E' anche per questo che negli ultimi anni molti diritti sono stati cancellati, prima per i migranti e poi per tutti gli altri. Raccontano che i migranti "rubano il lavoro", ma sono in realta' i potenti che hanno bisogno di persone ricattabili e disponibili ad accettare qualunque sfruttamento. Per fortuna non tutti abbassano la testa e molti si ribellano come stanno facendo i lavoratori della logistica in tutta Italia ed in particolare a Bologna, dove proprio in gennaio 2014 sono stati brutalmente caricati durante uno sciopero alla Granarolo.
Leggi un articolo sulle vicende di Bologna e della Granarolo.
Questo e' solo un esempio delle lotte sociali messe in campo da migranti e italiani assieme. Dentro la crisi l'unica vera possibilita' e' quella di lottare assieme, come fanno i movimenti sociali che si battono per il diritto alla casa.
Leggi informazioni a proposito della lotta per la casa in tutta Italia sul sito: www.abitarenellacrisi.org Oppure vedi la realta' milanese del Comitato Abitanti di San Siro.
>> Lega La Lega
Questa e' la strada. Una strada opposta a quella di chi soffia sul fuoco della "guerra tra poveri" e, per mantenere le diseguaglianze, spera nella nostra lotta fratricida. Ad esempio la Lega Nord, il partito del governatore della Lombardia Maroni, da un lato aumenta gli affitti delle case popolari, taglia i servizi e continua a divorare risorse pubbliche assieme ai suoi compari della casta dei palazzi e dall'altro soffia sul fuoco del razzismo.
Guarda la campagna Lega La Lega

Primo passo: il migrante è solito delinquere. Secondo passo: essere migrante è delinquere.
I grandi poteri dell'economia e della politica hanno costruito un clima di guerra tra poveri e caccia alle streghe nei confronti dei migranti e del diverso, accentuate negli ultimi tempi dalla crisi economica che, creata da banche e finanza, viene pagata da tutti noi, dal 99%.
La Lega, con Maroni e Salvini in testa, è stata tra le maggiori fomentatrici di questo clima che addita il migrante come colui che ruba il lavoro e la casa, mentre sappiamo bene che la sempre maggiore precarietà, i licenziamenti, gli esodati, gli sfratti e i pignoramenti sono responsabilità di chi gestisce le finanze e l'economia, e continua a fare leggi che tutelano i grandi capitali. Istituiscono il reato di clandestinità e i CIE, che a nulla servono se non a costruire un clima generale di paura: negli "autoctoni" ma anche nei migranti sempre più ricattabili, costretti a lavorare sottopagati con la minaccia costante del licenziamento (che comporta la perdita del permesso di soggiorno) o dell'espulsione.
I muri della Lega e della Destra razzista sono muri di paura contro l'altro, che delimitano quello stesso controllo che il potere vorrebbe esercitare anche sugli autoctoni: zone rosse, città militarizzate, manifestazioni represse, problemi sociali risolti come questioni di mero ordine pubblico. E' un vangelo della repressione che vale per lo 'straniero' senza documenti come per chi resiste alla devastazione dei territorio, alla speculazione, alla gentrification, all'impoverimento, alla negazione dei diritti umani.
Nella protesta degli internati nei lager istituzionali, i famigerati CIE e CPT, noi leggiamo l'appello all'unione di tutte le lotte.
La lotta contro i lager di Stato, contro il business delle carceri senza garanzie gestite da cooperative corrotte.
La lotta la militarizzazione delle coste, delle frontiere, delle valli e dei territori metropolitani.
La lotta contro la corruzione, contro il patto tra le amministrazioni locali e la grande speculazione del mattone, che devasta il territorio, butta le famiglie (migranti e autoctone per strada), che favorisce deliberatamente il degrado dei quartieri popolari per legittimare la cessione ai privati di beni pubblici.
La lotta contro il revancismo nazionalista che vorrebbe tornare indietro, alla lira, alla 'patria', ad un'identità nazionale, che spiega tutto perché non dice nulla, incoraggia all'odio e alimenta la guerra tra poveri fomentata dai pubblici poteri.
La lotta contro le grandi opere inutili, dalla Tav, al MUOS, ai CIE, che sperperano i nostri soldi per distribuirli agli amici del potere e mantenere DIVISI quelli che il primo marzo marceranno UNITI.
La lotta per difendere una SOCIETA' NUOVA, che dalla crisi creata dalle banche, dai grandi della produzione, dagli speculatori, uscirà da sola, una società che ripudia il razzismo, che non vuole integrare nessuno perchè si alimenta del contributo di tutti, che parla una sua lingua, che autodetermina i corpi con gesti propri, attraverso una socialità autentica, non mercificata: "METICCIO E' LUI, METICCIO SEI TU, METICCIO SONO ANCH'IO!"
Il nostro lavoro, la nostra dignità il potere ce l'ha tolta, non il migrante. Il nostro futuro non e' nella patria che esclude, nei colori neri dei fasci, nel tricolore dello Stato complice. Il nostro territorio, non l'ha devastato il migrante, ma ventanni di scempio edilizio, il banchetto delle mafie Expo.
Siamo precari nella crisi, siamo antirazzisti nel clima d'odio che copre i veri colpevoli, siamo resistenti in una metropoli meticcia.
- See more at: http://cantiere.org/art-04329/1-marzo-2014-milano-stop-razzismo-no-cie.html#sthash.iWF35Adw.dpuf