FUORI FASCISTI E RAZZISTI DALLE NOSTRE CITTA'!
La crisi avanza e con essa la povertà e la miseria che colpiscono sempre più persone, allargandosi dalle fasce più deboli fino al ceto medio. Da decenni in Italia, ma soprattutto negli ultimi anni, la politica e le istituzioni hanno gettato benzina sul fuoco del malessere e della paura alimentando razzismo e neofascismo per distogliere i cittadini dalle responsabilità della politica dei finanzieri e addossare la colpa a un capro espiatorio che più di ogni altro paga la crisi internazionale e la cancellazione dei diritti. I migranti che provano a sfuggire alla povertà, alla crisi e alle guerre pensando di arrivare in un paese civile e democratico, si ritrovano invece in un paese razzista in cui anni e anni di demagogia leghista, ampiamente condivisa dal PDL e dai suoi esponenti, hanno portato all'approvazione di vere e proprie leggi razziali, come il reato di clandestinità, e dei respingimenti in mare. Il razzismo di politici in doppiopetto non si traduce solo in leggi e quindi in istigazione all'odio razziale, per generare guerra tra poveri e creare un clima di implicita tolleranza verso razzismi e fascismi; si traduce anche in alleanze e legittimazione di gruppi e partiti esplicitamente fascisti e razzisti.
In Europa i partiti neonazisti che hanno individuato nello "straniero" il loro nemico, acquistano sempre maggiori consensi : dal Front National francese che ha visto Marine Le Pen arrivare terza alle ultime elezioni presidenziali, agli ungheresi di Jobbik che nel 2010 hanno preso oltre il 16% dei voti diventando il terzo partito del paese, ai greci di Alba Dorata che sono entrati in parlamento nel 2012 con il 7%. In Italia il Pdl ha appoggiato e finanziato gruppi neofascisti, nel tentativo di ricompattare l'estrema destra in Italia, ha assegnato loro spazi (persino di edilizia popolare, come a Milano) e lasciato ampi margini di agibilità politica.
Il 13 dicembre 2011 a Firenze due migranti, Modou e Mor, sono stati uccisi a colpi di pistola da un neofascista mentre erano al lavoro. L'omicida non era solo un simpatizzante, ma uno degli "ideologi" di Casapound, un'organizzazione neofascista già protagonista di altre aggressioni razziste. L'omicidio di Modou e Mor è solo il più grave di una lunga lista di aggressioni a migranti, rom, ebrei, militanti di sinistra che si sono verificati negli ultimi anni; aggressioni che la politica tende a minimizzare, ma che invece sono il segnale preoccupante di un' impunità mirata che rende la vita più facile a razzisti e fascisti di ogni sorta, e più difficile a rom, migranti e a quanti si battono per la difesa dei diritti di tutti.
Vedi anche:
>> 14 dicembre 2011, Centinaia al presidio per Modou e Mor
>> Tor Pignattara sotto assedio
>> Fortresse Europe, un cimitero chiamato Mediterraneo
>> Aler Milano favorisce i nazifascisti
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FOCUS GRECIA:
DALLA CRISI, AI NAZISTI DI ALBA DORATA, ALLA GUERRA CIVILE.
In Grecia la crisi finanziaria si è trasformata in una grave crisi sociale. Mancano le medicine, e le cure negli ospedali pubblici sono riservate solo ai pazienti che hanno l'assicurazione sanitaria. Partorire in Grecia costa 900 euro e sono in aumento i neonati abbandonati subito dopo la nascita. Con due disastrose manovre finanziarie il governo ha tagliato del 40% gli stipendi pubblici e del 32% lo stipendio dei giovani lavoratori; sono stati cancellati tutti i contratti nazionali e collettivi e i lavoratori non hanno alcun mezzo per opporsi ad orari di lavoro estenuanti e sottopagati, mentre i datori di lavoro possono anche licenziare senza motivo e senza preavviso. I prezzi dei beni di prima necessità, le spese per acqua, luce e gas, i tassi dei mutui, sono rimasti inalterati.Tutto ciò ha avuto un effetto devastante sulla giovane democrazia greca, che solo nel 1974 ha visto la fine del regime nazista dei Colonnelli.
Il fascismo e il razzismo di ritorno di Alba Dorata non sono che un aspetto parziale, sicuramente allarmante, delle reali condizioni in cui versa la Grecia. Alba Dorata non è solo un fenomeno elettorale, non ha ottenuto il 7% solo perchè ricettacolo di quel voto di protesta di cittadini sfiduciati verso la politica e i politici. Alba Dorata ha fatto del razzismo e della xenofobia la sua bandiera e ha costruito localmente e lentamente un ampio consenso; le continue minacce del leader di Alba Dorata di far dimettere i suoi parlamentari, derivano dalla certezza che se ci fossero nuove elezioni adesso, per loro sarebbe un boom di voti (tra il 15 e il 20% secondo i sondaggi). Il consenso nelle periferie, nelle zone più disagiate della Grecia è partito dalla distribuzione del pane, dalle feste per bambini, dalla donazione di sangue per "puri greci", dal portare la spesa in casa agli anziani.
Ma l'assistenzialiamo di Alba Dorata ha anche un'altra faccia: quella delle delazioni, delle ronde, delle squadracce punitive. Impossibile contare le aggressioni quotidiane in tutto il paese, anche in strade principali e affollate, di giorno alla luce del sole: donne straniere fermate da squadre di teste rasate e picchiate sotto gli occhi dei figli, senza che nessuno le soccorra, mentre la polizia si volta dall'altra parte. Ad Atene e soprattutto nella regione di Salonicco, crocevia di migrazioni dal nord Africa e dall'Asia, in cui è elevata la presenza di migranti senza documenti, Alba Dorata picchia, aggredisce, accoltella chiunque non sembri greco e anche tutti quei greci che a loro non piacciono: migranti, omosessuali, comunisti, anarchici, disabili. Anche se non c'e' un vero e proprio coprifuoco, i migranti non escono piu' di casa da soli e di sera. A partire dalla campagna odiosa e demagogica contro i migranti, hanno scatenato di fatto una guerra tra poveri, dove guerra e' da intendersi letteralmente come guerra civile, fondata sul principio della delazione. Alba Dorata invita i cittadini a segnalare la presenza di migranti sgraditi, l'occupazione di case da parte di migranti, in modo da intervenire direttamente con le loro squadracce ed eliminare fisicamente il problema. In una scuola di Exarchia, il quartiere protagonista delle rivolte in seguito all'uccisione di Alexis da parte di un poliziotto nel 2008, il preside ha minacciato gli studenti stranieri della sua scuola di "rispettarlo" altrimenti avrebbe chiamato "quelli di Alba Dorata". Campi profughi e rifugiati politici sono privi di qualunque assistenza e in balia delle ronde neonaziste; i migranti che vogliono denunciare le aggressioni possono farlo solo se accompagnati da un avvocato, altrimenti vengono arrestati con futili pretesti o trattenuti per settimane o mesi nelle questure locali, sottoposti a trattamenti umilianti e degradanti per gli esseri umani secondo le denunce di organizzazioni internazionali. Una recente iniziativa di Alba Dorata chiede anche la redazione di liste di tutti i bambini stranieri nelle scuole, un'iniziativa di fascista memoria, ma anche l'obbligo di licenziare lavoratori stranieri e di non affittare loro una casa. Ma l'accanimento sugli stranieri crea consenso al governo che infatti lo scorso 7 agosto lancia l'operazione "zeus xenios", giove protettore degli stranieri, dio tutelare quindi della sacra ospitalita'; ironia di cattivo gusto, visto che si e' trattato della prima retata massiccia di migranti: in un solo giorno 6000 fermi e 1500 migranti senza documenti arrestati.
Sebbene i media europei e internazionali ogni tanto denuncino i gesti di eclatante razzismo e xenofobia di questi squadristi in parlamento, ad esempio l'aggressione squadrista a un turista coreano, o quella contro le bancarelle di migranti in un mercato a Salonicco o l'aggressione in diretta tv a una parlamentare di Syriza, ben poco si dice e si sa non della connivenza, ma della vera e propria complicità con questi sinistri personaggi da parte di tutte le principali istituzioni del paese. La polizia greca non solo protegge e copre i membri di Alba Dorata - è risaputo che il corpo di polizia greco è uno dei principali bacini di voto di Alba Dorata (il 50% dei poliziotti li ha votati alle ultime elezioni) - ma addirittura invita i cittadini a rivolgersi ad Alba Dorata per denunciare migranti e occupazioni. Nei quartieri, nelle periferie da dove erano stati cacciati, i comitati di cittadini denunciano il ritorno degli spacciatori di eroina, protetti dalla polizia. Come in altre epoche uno strumento utile al potere per annichilire il dissenso sociale e la rabbia contro il potere soprattutto in quei contesti piu' disagiati e vulnerabili che non trovano vie d'uscita dalla crisi.
Dopo aver varato una nuova finanziaria, il governo ha dato precise indicazioni alla polizia sulla gestione dell'ordine pubblico, in direzione ovviamente di una dura repressione del dissenso. Lancio di granate stordenti e lacrimogeni (che ha causato anche una vittima, un lavoratore di 60 anni), cariche indiscriminate anche contro donne, anziani e bambini, arresti e torture e molestie sessuali di decine di attivisti, compresa la minaccia di passare foto e indirizzi dei manifestanti "a quelli di Alba Dorata". Censura feroce e arresti nei confronti di importanti giornalisti nazionali che hanno pubblicato i documenti sottratti dagli hacker di anonymous con i nomi illustri di politici che hanno rubato dalle casse dello Stato. Ma per essere legalmente perseguiti basta anche molto meno: un ragazzo infatti è stato arrestato dopo aver pubblicato su facebook alcune foto di poliziotti e membri di Alba Dorata che chiacchierano amabilmente ad una festa dell'estrema destra. Livelli di repressione altissima, complicità e non semplice tolleranza del governo e del ministero degli interni con le squadracce fasciste di Alba Dorata, nessuna intenzione di risolvere la grave emergenza sociale da una parte, e dall'altra?
Syriza il partito che ha raccolto i voti dei disillusi a sinistra, non ha un grande radicamento sul territorio e non ha nemmeno posizioni realmente radicali, ma piuttosto basate sulla tutela di welfare e diritti elementari che continuano a subire tagli, riduzioni, cancellazioni da parte del governo. Nessuno prende sul serio le sparate del secondo partito del paese di uscire dall'euro: tutti sanno che syriza lavora per trovare accordi con la troika. Tutto questo rende evidente la svolta autoritaria della Grecia, l'inizio di una nuova dittatura sotto gli occhi degli altri paesi dell'Unione europea, dell'Occidente democratico, attentissimi nel fare i conti in tasca alla Grecia, disposti a girarsi dall'altro lato quando i diritti civili più elementari in Grecia sono ormai stati definitivamente spazzati via. Nonostante il nazismo sia ancora uno spettro che spaventa la Germania, ne' la Merkel ne' gli altri capi di Stato europei si sono pronunciati in merito alla pericolosa situazione greca. La linea politica dell'Ue sembra quella dettata la Bce, mentre il Parlamento europeo non si capisce perche' dovrebbe prendere posizione contro tutti quegli stessi partiti di estrema destra e dichiaratamente neonazisti che ha sempre ammesso al suo interno. L'unica timida voce che si e' levata nell'unione europea, tralaltro appena insignita del Nobel alla pace per aver garantito 60 anni senza guerre interne e nazionalismi, e' quella della Commissione per i Diritti Umani di Strasburgo che invita i greci a prendere posizione contro l'escalation di violenza e razzismo.
Il popolo greco ringrazia per il consiglio, ma la situazione nel paese e' ormai ben oltre. Guerra civile: questa è la definizione che danno della fase politica in Grecia gli attivisti, i militanti, i cittadini che protestano per le strade di Atene, come nelle isole minori - "siamo in guerra, non l'avete ancora capito?". Quotidianamente sui giornali vengono pubblicate lettere di cittadini che invitano tutti a "prepararsi per una nuova resistenza", mentre le chiavi di ricerca su google che hanno registrato maggiore incremento in grecia dopo le elezioni sono "guerra civile" e "armi". Una consapevolezza forse diffusa anche dall'altra parte della barricata: "morirete tutti come i vostri nonni" hanno minacciato i poliziotti ai giovani fermati e portati in questura dopo una manifestazione e lasciati senza acqua per 19 ore.
Nonostante si moltiplichino le manifestazioni antifasciste e antirazziste, gli scioperi generali, i cortei e le manifestazioni e si allarghi a tutto il paese una reale partecipazione dal basso, nessuna risposta in tal senso viene data da chi siede in poltrona. I quartieri, i comitati si organizzano e si autorganizzano in diverse forme, tollerate finchè sono al limite dell'assistenzialismo, represse non appena si radicalizzano: una delle forme di mutualismo più riuscite in Grecia riguarda le farmacie solidali, in cui i cittadini mettono in comune le loro medicine in modo che possano essere usate da tutti. Anche un ospedale è stato occupato e autogestito dai medici per mesi, finchè il ministero della sanità non li ha spostati in altri ospedali, disperdendoli e penalizzandoli sullo stipendio. Mense solidali e occupazioni di case e luoghi sfitti per ospitare chi non ha una casa sono stati ovunque sgomberati. Le scuole si sono autorganizzate per la colazione in classe, o per portare la spesa nelle case degli studenti perchè anche il cibo sempre più spesso scarseggia sulle tavole delle famiglie. Una risposta solidale e antirazzista, che permette di riporre speranza nella capacità di autorganizzazione e mutualismo dal basso, ma che è ben lontano da risolvere una crisi economica, sociale, politica gravissima, alla periferia dell'Europa, a pochi km da noi. Soprattutto perchè "la società non dovrebbe sostituire lo Stato, bensì lottare per riappropriarsi di tutto quanto è suo di diritto: lavoro, salute, vita."
In Grecia la storia si e' messa in moto, e anche velocemente. E' una nuova Weimar? Qualcuno non fa fatica ad ammetterlo: la storia si ripete come tragedia o come farsa, riprendendo lo storico marxista Hobsbawm. Nel silenzio assordante dei giornali, dalla Grecia su internet arriva un appello: "ditelo voi quello che sta succedendo qui, altrimenti nessuno verrà a sapere del kaos in cui siamo".
Suggerimenti per la lettura:
>> Come si diventa nazisti [lo storico W.S. Allen ricostruisce la vita di una tranquilla cittadina tedesca tra il 1930 e il 1933: ne emerge la capacità dei nazisti di sfruttare la crisi economica, di conquistare il consenso di un ceto medio moderato e appena sfiorato dalla crisi del '29, ma terribilmente vulnerabile perchè spaventato. I nazisti si insinuano nella società fomentando la divisione di classe, portando al voto migliaia di cittadini tranquilli e rispettabili che vedono nei nazisti, nella loro violenza, l'unica decisa risposta contro la crisi economica.]
Link e Approfondimenti:
>> Abbiamo la dittatura? da AteneCalling
>> La Weimar Greca da Fondazione Roberto Francescho
EUROPA: RIGURGITI DI NEOFASCISMO
Dentro e fuori dal parlamento.
Francia _ Alle elezioni nel 2012 vince il partito socialista di Hollande, ma l'estrema destra del Front National di Marine Le Pen ottiene il 17,9% (nelle elezioni precedenti si era fermata al 6%). Il suo programma? Antieruopeista, propone l'uscita dalla moneta unica e in tema di immigrazione è per "il principio di indivisibilità tra cittadinanza e nazionalità". Il suo cavallo di battaglia è regolare i flussi migratori abbassando gli ingressi consentiti da 200 mila ingressi a soli 10 mila. Il core dell'elettorato del FN sono proprio i giovani tra i 18 e i 24 anni (il 26% dei giovani in questa ha fascia d'età secondo i sondaggi).
Spagna_ dopo la vittoria alle ultime elezione della destra di Rajoy (PP), migliaia di persone sono scese in piazza in diverse occasioni contro le misure di austerità. I tagli del governo hanno penalizzato i cittadini e favorito le banche, e hanno riacutizzato lo scontento di regioni autonome come la Catalogna. Alle ultime elezioni regionali la Plataforma per Catalunya (PxC), un partito di estrema destra, ha quintuplicato le sue preferenze con 67.000 voti ed è riuscito a farsi eleggere 67 consiglieri municipali, soprattutto in grandi suburbi vicino a Barcellona e piccoli paesini della Catalogna interna. Tutto il programma di PxC, il cui leader Josep Anglada è un ex militante della formazione neofranchista Fuerza Nueva, è incentrato sul controllo dell'immigrazione. La crisi economica ha alimentato i sentimenti nazionalisti e lo scorso 11 settembre più di un milione di persone è sceso in strada a Barcellona per chiedere l'indipendenza.
Suggerimenti per la lettura
>> L'internazionale nera [ A settant'anni dalla caduta di Hider i partiti nazisti nel mondo sono ancora esistenti e in alcuni casi sono perfino entrati in parlamento. Com'è possibile che, nonostante siano illegali in quasi tutto il mondo occidentale, questi gruppi prosperino e agiscano indisturbati? Chi li protegge? Chi li finanzia?]