fonte: Corriere Milano
Giovedì e sabato, due manifestazioni «per non dimenticare»
Abba, pareti dipinte contro il razzismo
Decine di ragazze dipingono murales davanti alle finestre della casa
di Cernusco, dove abitava il ragazzo ucciso domenica a Milano
Gli occhi e il sorriso di «Abba» hanno preso forma su un muro vicino al campo da basket dove giocava, proprio davanti alle finestre della sua casa, a Cernusco sul Naviglio. Una quarantina di ragazzi si sono ritrovati davanti a una parete, verniciata appositamente di bianco, per dipingere un grande murales «per non dimenticare» il loro amico Abdoul Guibre, ucciso domenica scorsa a Milano.
«Chi dice che non c'entra il razzismo, non ha capito nulla di cosa sta succedendo nelle città e noi gli rispondiamo con questo murales» ha spiegato Rossella, che con altri amici ha organizzato un comitato «per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo» che parteciperà a due manifestazioni a Milano: quella di domani organizzata dai collettivi studenteschi (alle 9.30 da Largo Cairoli) e quella di sabato promossa da diverse associazioni e centri sociali (alle 14.30 dai Bastioni di Porta Venezia).
A ritmo di musica hip-hop, «la sua preferita, perchè parla di integrazione», alcuni writer hanno disegnato, fra le due scritte «Abba vive» e «Razzismo stop», il volto di Abdoul che indossa il suo cappello preferito e lasciato uno spazio bianco per scritte e pensieri. «Il suo sorriso era la cosa più bella - ha raccontato Elena, 19 anni -, quegli animali hanno distrutto lui, familiari ed amici». Per partecipare al «ricordo in arte» sono arrivati ragazzi anche da Milano e Varese, «perchè Abba lo conoscevano tutti».