Oggi 19 settembre: corteo per non dimenticare Abba e fermare il razzismo
Oggi diecimila persone nel cuore di questa città, in tante e tanti, assieme a centri sociali, collettivi, associazioni, comunità migranti, per non dimenticare Abba e fermare il razzismo, per nulla rassegnati al clima di paura e intolleranza che si respira nelle nostre città.
Per non dimenticare Abba: non potevamo accettarlo un anno fa e non lo possiamo accettare adesso, e come allora esigiamo “che non accada mai più!!!“
Tanti i messaggi e gli interventi nel corteo: non siamo disposti a subire i provvedimenti liberticidi promossi da una destra populista che alimenta la paura del diverso a suon di decreti xenofobi, dal pacchetto sicurezza, alle ronde, che crea nemici comuni per scaricare la cronica mancanza di diritti, che osanna i CIE, nuovi lager contemporanei.
“Not in my name”, abbiamo scritto di nuovo, per non essere complici di una guerra infinita,di bombe al fosforo e retorica della democrazia, di questa guerra di civiltà che si combatte ad alta e bassa intensità, fino ad arrivare ai nostri territori dove si alimenta l'odio per le differenze, dove i provvedimenti securitari contro i migranti e la libertà di genere si susseguono, dove troppo spesso assistiamo alla tragedia dei respingimenti per difendere la Fortezza Europa.
Tanti i messaggi nel corteo, a partire dallo striscione di testa “Abba vive, razzismo stop, la paura genera mostri, la vostra sicurezza uccide la libertà di tutti”, agli stendardi “Guerra e paura not in my name” a "We have a dream, liber* di scegliere, liber* di vivere". Allo striscione dello spezzone del CS Cantiere “La libertà cosa pensi che sia? Respingiamo razzisti in doppiopetto, guerrafondai, camicie verdi e nere”
Oggi in piazza anche il mondo della scuola, dagli studenti, ai precari, ai genitori, per dire basta ai tagli alla formazione, a un sapere per nulla di qualità che favorisce l'ignoranza, e l'ignoranza genera paura e non comprensione di un mondo meticcio e globalizzato.
In testa a questo spezzone il liceo Gandhi, impegnato nella lotta contro i tagli e la chiusura delle scuole civiche e serali. Assieme a loro gli studenti del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia con lo striscione "L'ignoranza uccide. Una scuola pubblica di qualità per un futuro libero dal razzismo", Retescuole e i comitati dei docenti precari.
Leggi l'appello del mondo della scuola
Quando il corteo è arrivato in Piazza Fontana, presidiata da un assurdo ed ingente schieramento di forze dell'ordine, un centinaio di persone si è materializzato in Piazzale Marino, con lo striscione "Contro ogni razzismo e fascismo, Dax e Abba nel cuore", nonostante il divieto della questura di raggiungere il comune di Milano, luogo simbolo delle politiche securitarie e razziste, per poi ricongiungersi al corteo che li ha accolti calorosamente.
Oggi in piazza c'era la Milano che ama la libertà, quella che non si rassegna, che non vuole e non può girarsi dall'altra parte rispetto alle barbarie del nostro presente, quella che continuerà a mobilitarsi in questo mese di iniziative contro il razzismo, che riempirà gli spazi sociali, le strade di questa città con tantissimi eventi contro la xenofobia e per non dimenticare Abba.